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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Della divinazione, II, 52
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originale
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52 Quota enim quaeque res evenit praedicta ab istis? Aut, si evenit quippiam, quid adferri potest cur non casu id evenerit? Rex Prusias, cum Hannibali apud eum exsulanti depugnari placeret, negabat se audere, quod exta prohiberent. " Ain tu?" inquit, " carunculae vitulinae mavis quam imperatori veteri credere?" Quid? Ipse Caesar cum a summo haruspice moneretur ne in Africam ante brumam tramitteret, nonne tramisit? Quod ni fecisset, uno in loco omnes adversariorum copiae convenissent. Quid ego haruspicum responsa commemorem (possum equidem innumerabilia), quae aut nullos habuerint exitus aut contrarios?
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traduzione
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52 Quante delle cose predette da costoro si sono verificate? E se qualche evento si ? verificato, quali prove si possono addurre contro l'eventualit? che ci? sia accaduto per caso? Il re Prusia, quando Annibale, esule presso di lui, lo esortava a far guerra a oltranza, diceva di non volersi arrischiare, perch? l'esame delle viscere lo dissuadeva. "Dici sul serio?" esclam? Annibale; "preferisci dar retta a un pezzetto di carne di vitella che a un vecchio condottiero?" E Cesare stesso, dissuaso dal sommo ar?spice dall'imbarcarsi per l'Africa prima del solstizio d'inverno, non s'imbarc? egualmente? Se non l'avesse fatto, tutte le truppe dei suoi avversari avrebbero avuto il tempo di concentrarsi in un solo luogo. Devo mettermi a fare l'elenco (e potrei fare un elenco davvero interminabile) dei responsi degli aruspici che non hanno avuto alcun effetto o lo hanno avuto contrario alle previsioni?
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